Sarà il "musical thriller" Sweeney Todd di Stephen Sondheim l´evento clou del Lugo Opera Festival 2009 che si snoda dal 12 marzo al 30 maggio attraverso dieci eventi equamente distribuiti fra la grande musica barocca classica (Bach, i maestri dell´organo, Mozart, Rossini) e la musica contemporanea e di ricerca (Butch Morris).
Il musical di Stephen Sondheim, su libretto di Hugh Wheeler, tratto dall´omonima commedia di Christopher Bond, andrà in scena a 30 anni esatti dalla sua prima a Broadway. Si tratta di un nuovo allestimento firmato dalla regista pesarese Rosetta Cucchi, frutto della coproduzione di quattro teatri della regione: il Rossini di Lugo, il Comunale "Luciano Pavarotti" di Modena, dove andrà in scena il 17 e il 19 aprile, il Teatro Comunale di Bologna (10 e 12 novembre) e il Teatro Municipale di Piacenza (27 e 29 novembre).
«Sweeney Todd è il classico esempio di musical fortunato proveniente dal mondo e dalla cultura statunitensi da parte di un autore pluripremiato – sottolinea Marco Tutino, sovrintendente e direttore artistico del Teatro Comunale di Bologna – Reso ancora più celebre dalla recente trasposizione cinematografica da parte di Tim Burton, Sweeney Todd fa parte di quei musical che più si avvicinano all’opera vera e propria, per qualità, struttura e tessuto connettivo della musica».
Il musical, la cui storia, ambientata nella Londra di fine Ottocento racconta di un barbiere che si vendica, munito di rasoio, di antiche angherie subite, è un formidabile "thriller musicale" che avvince lo spettatore con la sua truculenta vicenda: un melodramma, un "grand guignol" arricchito da una musica assolutamente geniale scritta nel 1979 da Stephen Sondheim, uno dei più grandi creatori di teatro del nostro tempo, che nel 1957 esordì al fianco di Leonard Bernstein come paroliere di West Side Story e che poi è stato autore di grandi e duraturi successi nel campo del musical, come A little night music e Into the woods.
Il libretto originale, di Hugh Wheeler, è basato sulla commedia inglese di Christopher Bond, a sua volta ispirata alle prime leggende di eroi ´noir´ dei romanzi d´appendice d´epoca vittoriana. Vi si racconta l´orribile storia di un barbiere, Benjamin Barker, ingiustamente condannato alla prigione a vita oltre oceano da un giudice spietato che corteggiava sua moglie e che ora pianifica di sposarne la figlia, Johanna. Tornato a Londra col falso nome di Sweeney Todd, il barbiere giura di vendicarsi e inizia il suo lavoro sopra il negozio di torte di Mrs.Lovett. In breve tempo, con furia incontrollabile, comincia a tagliare le gole dei suoi clienti, iniziando dal ciarlatano di strada che l´aveva riconosciuto, chiedendo l´aiuto di Mrs.Lovett e delle sue torte per sbarazzarsi dei cadaveri.
La produzione originale di Broadway andò in scena dal 1° marzo 1979 e vinse otto delle sue nove nominations ai Tony Awards, inclusi i riconoscimenti ad Angela Lansbury, Len Cariou, Hugh Wheeler, Stephen Sondheim, Harold Prince, Eugene Lee, Franne Lee per i costumi e l´ambito "Best Musical Award". E´ stato rappresentato nei migliori teatri di tutto il mondo.
Nel 2007 Sweeney Todd ha conosciuto una fortunata trasposizione cinematografica con la regia di Tim Burton e la straordinaria interpretazione di Johnny Depp ed Helena Bonham Carter.
Sweeney Todd giunge ora per la prima volta in Italia attraverso questo nuovo allestimento al Lugo Opera Festival con la regia di Rosetta Cucchi.
«Ho pensato di ambientare la vicenda all´interno di una fabbrica in disuso – spiega la regista di origine pesarese – cioè in un "non luogo" in cui possa prendere forma la feroce critica che il testo muove alle convenzioni della classe borghese attraverso un racconto che va dal comico al mostruoso. La fabbrica in disuso è lo specchio della "non vita" di Sweeney Todd, che dopo 15 anni di esilio torna nella sua Londra per vendicarsi: i ricordi, le esperienze, le angherie subite riaffiorano di volta in volta come materiali accatastati nella vecchia fabbrica». «È un musical molto particolare, molto vicino alla struttura di un´opera – precisa la Cucchi – in cui il dramma di Sweeney Todd, il diabolico barbiere di Fleet Street, è raccontato nel prologo».
La produzione, in coproduzione col Teatro Comunale di Bologna, dove verrà replicato il 10 e 12 novembre, propone fedelmente la versione originale, cantata e parlata in lingua inglese. «Per questo motivo abbiamo selezionato a New York un ricco cast di bravissimi cantanti lirici americani specialisti del genere – precisa la Cucchi, che è anche direttrice artistica del Lugo Opera Festival – che garantiranno la piena adesione al testo attraverso una pronuncia perfetta».
Gl interpreti di canto sono John Packard, Mark T. Panuccio, Laura Leo, Melissa Parks, Ethan Herschenfeld, Asia D’Arcangelo, Darren Abrahams, Jason Ferrante. Le scene sono firmate da Paolo Cavinato, i costumi da Claudia Pernigotti, le coreografie sono di Roberto Pizzuto. Il Coro Ensemble del Teatro Rossini sarà diretto da Gianluigi Giacomoni. In buca l´Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta dall´americano Christopher Franklin.
Gli appuntamenti del Lugo Opera Festival proseguono il 7 aprile con lo spettacolo Requiem - partitura per voci spezzate, che reca come sottotitolo "Un´idea di progetto dal Requiem di Mozart", su testo di Stefano Tassinari, con la partecipazione dell´attore Matteo Belli, come voce recitante, e del Duo Clavier. Si tratta di una rivistazione in chiave moderna del Requiem di Mozart attraverso l´esecuzione della rara trascrizione per pianoforte a quattro mani del pianista e compositore Carl Czerny (1791-1857), che fu allievo di Beethoven e maestro di Liszt. Le dodici parti di cui si compone il capolavoro mozartiano si snoderanno in un percorso musicale che andrà a intersecarsi con altrettante storie, ognuna incentrata sulla figura di un artista, di un poeta o di un intellettuale che fu vittima dei regimi totalitari del Novecento: fra gli altri Federico Garcia Lorca, il saggista rivoluzionario catalano Andreu Nin, la musicista tedesca/argentina Tamara “Tania” Bunke, gli scrittori argentini Haroldo Conti e Rodolfo Walsh, il cantautore cileno Victor Jara, il filosofo e scrittore tedesco Walter Benjamin, Simone Veil e Imre Nagy.
Il 16 aprile il Lugo Opera Festival propone Ma se mi toccano..., divertissement rossiniano con l´Ensemble Italiano di Fiati e l´attore Paolo Cevoli, che stavolta si diverte a metter mano nella musica e nella vita di Gioachino Rossini. Alle affascinanti trascrizioni ottocentesche di Wenzel Sedlak e Johann Wendt delle più note pagine del cigno di Pesaro per ottetto classico di fiati, in questo concerto-spettacolo si inseriscono i monologhi di Cevoli, scatenato nel ricostruire in chiave comica l´ambiente, i tic e i tipi del teatro d´opera. Fra una risata e l´altra, dal Barbiere di Siviglia alla Cenerentola, dal Turco in Italia al Guglielmo Tell, il pubblico impara tante cose su Rossini e sull´opera. Paolo Cevoli spiazza anche i critici: il suo è un ripasso rossiniano doc, graffiante, irriverente, ma sempre puntuale.
Il 28 aprile andrà in scena L´occasione fa il ladro, ossia il cambio della valigia , una burletta per musica in un atto scritta da Rossini intorno ai vent´anni su un gustoso libretto di Luigi Prividali, della quale verrà realizzata una originale "mise en espace" con la regia di Roberto Recchia e gli allievi dell´Accademia di Belle Arti di Bologna, che si scateneranno sul tema della valigia come elemento scenico/drammaturgico. Interpreti di questa gioiello giovanile il basso Roberto De Candia, il baritono Massimiliano Gagliardo, il soprano Caterina Di Tonno e il tenore Filippo Adami.
Il 5 maggio sarà la volta di Intervista a Bach, incontro musicale con Ramin Bahrami (pianoforte e clavicembalo) ed Enrico Regazzoni (giornalista). Si tratta di un originale concerto-spettacolo che vedrà il ritorno in scena sul palco del Rossini del noto pianista iraniano, considerato uno dei migliori interpreti di Bach di oggi. Dopo aver interpretato in varie riprese capolavori bachiani come le Variazioni Goldberg, l´Arte della Fuga e le Partite, stavolta Bahrami sarà anche attore e oratore, incarnando dal vivo la figura di Bach durante una speciale "intervista impossibile" curata dall´inviato di Repubblica Enrico Regazzoni, direttore dell´IFG, la scuola di giornalismo dell´Ordine di Milano. Bach-Bahrami sarà così interrogato a più riprese su svariate questioni biografiche e musicali, interpretando di volta in volta sia sull´antico clavicembalo che sul moderno pianoforte le pagine più significative del proprio repertorio.
Il 30 maggio il Festival si concluderà con un´importante coproduzione del Teatro Rossini col Festival Angelica di Bologna, col Teatro Comunale di Modena, con la Fondazione Toscanini e col Festival L´Altro Suono di Salsomaggiore e della Regione Emilia-Romagna: in programma la prima assoluta di Folding Space: Modette & other Songs, la nuova creazione di Lawrence D. "Butch" Morris con l´apporto della Filarmonica Arturo Toscanini, di alcuni ospiti scelti della scena creativa di New York e di una cantante solista d´eccezione come Shelley Hirsch.
Musicista e compositore californiano dalla lunga storia, Butch Morris è molto conosciuto nell’ambiente del jazz e della musica di ricerca: molte sono le sue conduction e induction (direzioni orchestrali che conducono o inducono a organizzare improvvisazione o a ri-comporre qualcosa di già esistente; in entrambi i casi tutti, compreso il conduttore, sapranno alla fine del concerto cosa si è costruito, o composto). Il suo lavoro crea una dimensione di avventura, condiviso tra tutti i partecipanti: emozionante, ricco di imprevisti, regala momenti di grande musica, quasi inaspettata. «Folding Space: Modette & other songs» si basa su testi di Allan Graubard, Meviana Rumi, Gregory Tate, Helga Davis e dello stesso Morris, autore anche delle musiche e direttore del tutto.
Info: 0545 38542
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